La macchina da maglieria, quale scegliere?

*** Richiesto da Marcella S. che ringrazio sentitamente per tutte le (giuste) domande che hanno reso possibile la scrittura di questo articolo ***

Il dilemma del titolo è arduo… e questo post è per chi non ne ha ancora una e, indeciso fra le centinaia di proposte e le allettanti offerte, non sa cosa comprare.

Cercherò, facendo tesoro dei 15 anni di esperienza, delle numerose macchine che ho comprato, di quello che ho letto ma, sopratutto, delle “disavventure” che ho avuto, di guidarvi in questa giungla!
Siccome l’argomento è molto, molto,… ma molto vasto credo che dovrò postare in 2, 3 o forse 4 diversi articoli tutto quanto.
Lo so. Vedo le vostre facce sconfortate ma, credetemi, lo faccio per il bene del vostro equilibrio mentale e del vostro portafogli. Abbiate fiducia e seguitemi, please…..
Partiamo dal presupposto che già, più o meno ferrati in proposito, facciate la maglia a mano. Ma anche se non la fate un paio di cenni al riguardo non vi faranno che bene!
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Quali differenze ci sono fra maglia a mano e maglia macchina? PRO e CONTRO
– CONTRO
Non tutti i tipi di punti e le tecniche eseguibili a mano sono riproducibili uguali a macchina. Alcuni di essi non lo sono affatto oppure sono davvero lunghi e complicati, tanto da rendere più spedito il lavoro a mano!
– PRO
E pur vero che tanti, tantissimi punti possono essere realizzati solo a macchina e con una velocità superiore alla maglia a mano, anche nei modelli di macchina più semplice
– CONTRO
La maglia a mano permette di apportare alcune modifiche “in corso d’opera” alle misure finali del capo. Questo non è permesso nell’uso della macchina: tutto, e dico tutto, deve essere calcolato e pianificato nei minimi dettagli in anticipo (detto così fa un po’ paura…ma è così!). Voi che non amate fare il campione a mano, sciagurati, dimenticatevi la macchina da maglieria!
– PRO
Una volta capito il meccanismo, avrete la sensazione di costruire capi “sartoriali”, basati sulle vostre misure esatte, di chi volete voi, del vostro cane o…del vostro letto! Sarà una bella soddisfazione poter utilizzare anche modelli di sartoria veri e propri
– CONTRO
Una certa familiarità con la matematica è necessaria. Non bisogna essere premi Nobel per la fisica ma la calcolatrice deve diventare vostra amica anche per i progetti più semplici, in virtù di quanto dicevo poco sopra
– PRO
Imparerete ad apprezzare il valore del campione (tiè!) e dopo alcuni sconnessi tentativi, c’avrete preso la mano
– CONTRO
Dato che il numero delle persone che lavorano macchina è nettamente inferiore a quelli che preferiscono l’aguglieria, non ci sono molti modelli gratuiti sul web, ne molti blog che diano informazioni sull’utilizzo della macchina. Il manuale d’utilizzo della medesima dovrà diventare vostro fratello. Ciò che è disponibile, molto spesso, è solo in lingua inglese
– PRO
Ci sono però molti tutorial su youtube. Quindi se anche non capite l’inglese, un video non ha segreti per nessuno (tiè! stavolta alla faccia dei poliglotti!). Inoltre, una tecnica su un certo modello di macchina e ripetibile anche su molti altri in maniera decisamente simile
– CONTRO
Avrete bisogno di spazio. Sì, è chiaro che già immaginate non sia come portarsi in borsa un paio di ferri ed un gomitolo… ma, lasciatemi dire, non vi immaginate quanto spazio! fra macchina, accessori, rocche, coni, libri, pettini, carrelli, etc… non crediate di potervi stabilire nel ripostiglio. Vi occorre una stanza o quantomeno una bella porzione della stessa. Uno scaffale in aggiunta sarebbe il top!
– PRO
Ahhhhh……..finalmente avrete un angolo tutto vostro dove dedicarvi alla vostra passione. Magari sarà l’occasione per riunire tutti gli altri vostri “aggeggi” del mestiere? accessori per la maglia a mano, scorte di filato accumulate (vedi questo divertente post  la Sindrome della Lanista), telai e telaietti, riviste, schemi, stoffe, fodere…e così via. Insomma, uno spazio ben organizzato e finalmente vivibile da voi e da pochi…intimi!
CONSIGLIO PER CHI INIZIA: armatevi di Santa Pazienza (se volete è amica mia da molti anni, ve la presento volentieri) e non perdetevi mai d’animo! Come si dice: nessuno nasce imparato, sbagliando s’impara, fate tesoro dei vostri errori, e via di questo passo. In breve, sarete soddisfatti ed orgogliosi del vostro lavoro.
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Cosa voglio fare con la mia macchina da maglieria?

“Tutto! Sciarpe, maglie, maglioni, cappelli, plaid, coperte, tende, vestiti, cuscini, calzini, etc…” direte voi. Sembra anche a me la risposta più ovvia, ma….
Il punto non è quale capo d’abbigliamento o per la casa vogliate realizzare ma di quale filato vogliate prevalentemente servirvi per le vostre creazioni.
Non importa di quale fibra: se di lana, cotone, seta, viscosa, mohair, lurex, canapa, bamboo, etc…ma la sua finezza.
Già. Perchè ogni macchina nasce per lavorare una specifica finezza di filato (altrimenti dettatitolo“, in gergo tecnico).
La macchina dispone di un certo limitato numero di aghi ed è la distanza fra uno e l’altro che “decide” quale filato utilizzare. Questa distanza contraddistingue anche il tipo, la misura della macchina…un po’ come per i numeri dei ferri! (vedi il mio post: L’importanza dei ferri del mestiere)

Aghi – Diverse finezze

In commercio troverete questa informazione, in Italia rispetto all’estero, secondo diversi criteri di misurazione.
In Italia si parlerà di “finezza 3, 5, 7, 8, 10, 12, etc… indicando il numero di aghi presenti in circa 2,5 CM del “letto” (ovvero i canali su cui scorrono tutti gli aghi).
Esempio pratico: una macchina finezza 3 avrà solo 3 aghi in 2,5 cm di spazio, quindi molto distanti fra loro ed utilizzabile solo per filati molto grossi
Una finezza 8 avrà invece 8 aghi nello stesso spazio, piuttosto vicini fra loro, e potrà lavorare filati più fini.
All’estero e in particolare negli Stati Uniti ed in Inghilterra, si farà invece riferimento alla distanza fra un ago e l’altro, criterio molto più comprensibile perché più simile a quello della scelta dei ferri. Troverete 3,5 mm, 4,5 mm, 6,5 mm, 7 mm, 8 mm, 9 mm, etc…
Esempio pratico: la finezza 3,5 mm indicherà che fra un ago e l’altro c’è questa distanza. sarà quindi adatta a lavorare filati anche piuttosto fini. Una finezza 9 mm, invece, vi farà capire che fra gli aghi c’è quasi un centimetro di distanza! e andrà bene per i filati grossi.

Per capirsi: se due aghi sono molto vicini il filato deve essere fine per non “ingolfare” i movimenti degli aghi e della macchina. Tanto maggiore si fa lo spazio fra di loro, tanto più grosso sarà il filato utilizzabile e viceversa.

Inoltre: gli aghi sono proporzionati nella loro grandezza alla finezza della macchina. Ovvero:
– una macchina che lavora fine avrà aghi piuttosto piccoli che, se si userà un filato grosso, tenderanno a “entrare” in mezzo al filato stesso restandoci impigliati
– una macchina che lavora il grosso avrà degli aghi…enormi. Se userete un filato troppo fine e delicato, lo spezzerà o lo sfibrerà.

CONSIGLIO PER CHI INIZIA: se siete indecisi orientatevi su di una misura “di mezzo”, una 4,5 mm od una 6 mm. Potrete sempre usare i filati molto fini a più capi e quelli più grossi utilizzando un ago si ed uno no o addirittura uno si e 2 no, aumentando così lo spazio a disposizione. Inoltre, per fare pratica, non è suggeribile avere aghi troppo piccoli su cui lavorare. Sono difficili da manovrare e le maglie cadono con più facilita e rapidità. Se succede, riprenderle da un lavoro di media pesantezza e molto più facile. Inoltre…i difetti sulla maglia molto fine si notano tantissimo. Più alto è il numero delle maglie, maggiore è la possibilità di fare errori…logico, no?

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Ho bisogno di UNA o DUE fronture? (ma che sono ‘ste fronture?)

Definizione di “frontura dal sito sapere.it:  Sede, generalmente in acciaio (o in plastica), degli aghi delle macchine di maglieria
Dirò una cosa ovvia ma secondo me necessaria a fare un po’ di chiarezza: tutte le macchine hanno almeno una frontura… sennò non esisterebbe la macchina stessa!  È detta anche “prima frontura” e “monofrontura
La distinzione due fronture (“seconda frontura” o anche a “doppia frontura” e più di rado “bifrontura“) si rende quindi necessaria solo quando non si parla di macchina base.

Prima Frontura

 

Come si diceva nella definizione la frontura è la sede degli aghi. Questi, essendo disposti in modo obbligato, possono scorrere solo in un’unica direzione ed estrarre le maglie in un solo verso.
Con una frontura, potrò realizzare sulla stessa faccia del lavoro solo maglia dritta o maglia rovescia. Non sarà mai possibile avere la combinazione delle due sulla stessa faccia del lavoro a meno che non interveniate manualmente (lasciate perdere, fate prima a mano) o con appositi e costosissimi accessori Ri-lasciate perdere. Meglio che vi compriate allora una…
Seconda Frontura

 

…La seconda frontura. Si può definire un’accessorio della macchina base. E’ di solito acquistabile separatamente ed ogni macchina ha la sua. Se non la comprate subito assicuratevi che sia compatibile. Con questa potrete realizzare invece le coste in ogni loro variante, le lavorazioni tubolari, utilissime entrambe per i bordi, e molti altri interessanti punti. Viene fissata alla prima frontura con appositi fermi. Per alcune marche (Singer, Pfaff) è un monoblocco con la prima frontura. Non si può staccare ma solo distanziare. Secondo la mia opinione, le più difficili da utilizzare.
Le fronture possono essere in metallo o in plastica.
METALLO:  sono molto pesanti e devono essere ancorate per mezzo di ganci (in dotazione) ad un tavolo stabilissimo. Tenete quindi presente che vi occorrerà uno spazio dove lasciare la macchina pronta per l’uso. Come la prima frontura vengono di solito fornite con una valigetta ma sono faticose e ingombranti da trasportare. Montaggio e smontaggio richiedono inoltre perdita di tempo…..vi passerebbe presto la voglia di lavorare (provato personalmente!). Molto utile il mobile a scomparsa: è robusto e nasce apposta per questo utilizzo. Se non volete averla in giro quando non la usate, con una semplice manovra…ci finisce dentro con tutti i suoi accessori (come le macchine da cucire). Di solito ha anche qualche vano in più per riporre i filati, i libri, etc… Quasi sempre viene offerta con la seconda frontura separatamente e numerosi accessori. Con un utilizzo corretto e la giusta manutenzione le fronture in metallo sono praticamente eterne anche se piuttosto costose.
PLASTICA: tutto l’opposto del metallo; facili da montare/smontare/riporre, leggere da spostare, utilizzabili anche su un tavolo da cucina. Unici nei: sono ovviamente meno durevoli di quelle in metallo e non hanno mai la seconda frontura. Se in futuro la vorrete aggiungere, dovrete ricomprare un’intera macchina. Inoltre gli accessori sono molto limitati e non esistono per l’uso di schede nè tantomeno ne esistono di elettroniche. In compenso costano poco, quindi sono ottime per i principianti e da tenere per i lavoretti….mordi e fuggi! Con l’opportuna manutenzione possono comunque andare avanti decine d’anni.

CONSIGLIO PER CHI INIZIA: Una frontura dovrebbe essere sufficiente per iniziare. Esistono altri modi di creare le coste (ed anche delle “false coste”) anche su di una sola frontura. Si possono eseguire manualmente e poi proseguire a macchina; in fin dei conti i bordi sono il minor lavoro. Tenete anche conto che la seconda frontura ha di solito un costo quasi equivalente alla prima (€€€)

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Bene…finisce qui la prima puntata. Nella prossima: carrelli, accessori base, macchina a schede e macchina elettronica.
Mi accorgo così d’aver risposto solo a 3 o 4 delle domande che mi ha fatto Marcella….Vi avevo avvertito. La cosa si fa lunga ma ho la presunzione che non vi pentirete d’avermi letto.
Ah, non mancate di chiedere chiarimenti che io sto qua! Ciao!

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71 pensieri su “La macchina da maglieria, quale scegliere?

  1. Ciao a tutti, sono Carmen e mi voglio buttare in questo meraviglioso mondo de la maglieria, vorrei sapere qualle macchina comprare per usare la fibra di alpaca, grazie, il mio email è: carmenvi34@hotmail.com ahhh e si sapete di un posto dove insegnano a milano, dove habito io.

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  2. Buongiorno,

    ho visto la sua inserzione e sarei interessata ad avere maggiori info circa le caratteristiche dei singoli modelli (finezza aghi – frontura – manuale o elettronica – eventuali schede – se nuova o usata ecc. ) e i relativi prezzi.

    Ornella

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  3. Ciao, a tutti! Anch'io ho comprato usata una macchina da maglieria. Ma la suora che me l'ha praticamente regalata, abita un po' distante e non sempre ho la possibilità di andarla a trovare. Ho bisogno perciò di alcune dritte sulle misure per fare maglioni. (Coperte e sciarpe ne ho sperimentate di tutti i colori). Graditissimi i consigli. Ciao!

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  4. Salve a tutte! Mi ritrovo su qst blog davvero carino per puro caso, o causa un bel sogno che ho fatto l'altra notte .. avevo realizzato dei maglioni bellissimi con dei gatti di vari colori :O .. sono una neofita ( quando ero piccina disegnavo modelli .. ) e vorrei avere da voi consigli su quale macchina acquistare per iniziare, i costi, sulle guide ecc .. non ho molto denaro purtroppo quindi preferirei una macchina usata .. potete scrivermi qui se volete loryago1981@gmail.com, magari puo nascere anche una bella amicizia tra di noi! grazie mille Lory.

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  5. Buonasera, ho 3 macchine per maglieria singer nuove imballate di vari modelli. Mio padre era un rivenditore e le macchine sono un residuo di magazzino dopo la chiusura dell'attività. Le venderei a prezzo di realizzo. Contattatemi al 3346177115 dopo le 14,00 oppure all'indirizzo mail alalicandro@libero.it.

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  6. Naudia 20 ottobre
    salve, ho 62 anni e all'età di 15 anni ho comperato una macchina da maglieria industriale la marca è la COPPO finezza 7 è stato il mio hobby che poi è diventato anche lavoro, l'ho usata per vestire i miei due figli, Tania e Marco poi i miei tre nipoti, continuo ad usarla e mi piace ancora come all'inizio auguro a tutte le novizie di imparare e di divertirsi come ho fatto e faccio io. saluti

    '

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  7. Ciao a tutti sono Teresa e ho da vendere una macchina per la maglieria BROTHER mod. kh-970 praticamente nuova mai usata in quanto comprata da mia suocera in tarda età ma che purtroppo non ha potuto utilizzare.
    Per chi fosse interessato puo' contattarmi direttamente alla seguente e-mail: velate4@gmail.com
    Io sono di Varese ma posso spedirla in qualsiasi località in Italia.
    Ciao a tutti

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  8. Ciao Alessandro. La risposta è: SI, è possibile pure fare una t-shirt con collo a polo in lino con una macchina non professionale.
    Ma come primo lavoro se, come dici tu, non hai esperienza di macchine da maglieria è sconsigliabile. o quantomeno avventuroso.
    Non è tanto il modello (anche se come primo pullover ti saresti preso un bell'impegno!), quanto per il tipo di fibra che lavoreresti. Il lino esiste in molti titoli ma il tipo di capo che vorresti fare tu verrebbe bene con un filo fine fatto, tradizionalmente, su una sorta di “nido d'ape” tradizionale Lacoste. Potresti usare una finezza 7, la finezza più comune nelle Brother, Necchi, Singer, Pfaff, purchè abbia almeno un lettore a schede perforare o un sistema di selezione alternata degli aghi. Altrimenti…nisba punto! puoi solo fare maglia rasata.
    Ma il vero domandone è…davvero vuoi usare il lino per un primo lavoro?
    è una fibra scarsamente, quasi per niente, elastica; è rigido, quindi tende ad impigliarsi nel beccafilo facendo anomale volute, il lavoro non scorre bene e rischia più facilmente di smagliare, al termine dell'esecuzione deve essere trattato, altrimenti è “asciutto” e privo di vita. Inteccherito lì!; il trattamento provoca un notevole rientro delle misure, il che prevede una più accurata attenzione nella stesura del modello…Insomma.. t'ho scoraggiato abbastanza??? 🙂
    Il mio consiglio è: fatti pure una t-shit come privo lavoro, magari riducendo all'essenziale il modello (bordi a vivo, collo scempio e via!), ma con un misto 60/70 % lana, 40/30 % acrilico, che scorre bene e sopratutto costa il giusto! il primo lavoro prevede molti sbagli…e non sempre tuta la lana usata si può recuperare quindi è bene averne un pò di più di quanto serve. Quindi se costa meno…è meglio!
    In bocca al lupo! P.

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  9. Una domanda da un ignorante completo. Ma è possibile usare una macchina da maglieria non professionale per fare una maglia tipo Lacoste, per capirsi, ma di lino? e che titolo ha quel filo?
    e se voglio realizzare una maglia del genere ma di jersey devo cambiare macchina?
    Grazie
    Alessandro

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  10. ciao a tutti sono Rossana,mi hanno regalato una toyota ks 901 superaccessoriata ma usata spesso e poi tralasciata anni in cantina,ora io vorrei tanto avvicinarmi a questa opera d'arte,conoscete un posto a BRESCIA dove posso rivolgermi x la manutenzione e magari anche qualche lezione,oppure se conoscete qualche signora di buon animo che puo iniziarmi a quest'arte???? mandatemi pure un email eccovi il mio indirizzo poffa.rossana@gmail.com aspetto notizie con ansia e nel frattempo grazie e buon lavoro a tutti.

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  11. Ciao Rosa! Io sono di Genova, ma per trovare una macchina da maglieria che mi serviva per lavorare per altri ho dovuto andare fino a Torino.Guarda su Internet, vicino alla stazione c'è un negozio che ha macchine da tantissimi anni. Hanno anche i ricambi e a me hanno dato anche un paio di lezioni. Naturalmente il mio suggerimento non va bene se stai in Sicilia, perchè sarebbe un po scomodo… 🙂

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    1. buongiorno Benedetta, io sono di Genova e sto cercando una maglierista che usi anche dei filati che molto sottili ho a casa. lei è disponibile?
      grazie per una risposta
      Anna

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  12. buongiorno …scusi 🙂 siccome vorri iniziare a lavorare cn la macchina cioè fare maglion abiti sciarp ecc.. nn so cm iniziare nn so nemmeno dove acquistare la macchina xk poi ci vorrebbe 1 insegnante visto ke nn ne capisco nulla —potresti aiutarmi in tt qst? grz mille te ne sarei grata..sono rosa

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  13. ciao a tutti, mi chiamo Michele e chiedo un parere sul fatto che mi piacerebbe confezionarmi solo dei maglioni in lana e cotone a girocollo blu magari copiandoli da quelli che ho. che macchina dovrei comperare. grazie 1000

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  14. Salve a tutti e a te Paolo,mi chiamo Alberto ed insieme a mia moglie abbiamo una merceria (da premettere che io non ho esperienza con la lana ne a macchina ne a mano,mia moglie si.)Vorremo inserire una macchina per offrire un ulteriore servizio. Come primo tentativo vorrei limitare l'investimento.Ho trovato una singer memo 2 con manuale in italiano.Dato la tua evidente esperienza ,se è possibile avere un parere su questa macchina.Grazie per la tua attenzione e saluti a tutti.
    Alberto

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  15. Salve , pure io ho una gritzner juki ke 1200 doppia frontura ereditata era della mia mamma ma non ho più il libretto istruzioni prima frontura ne ho trovato uno da scaricare per mia sfortuna in inglese sono un po' in difficolta come posso fare ??grazie

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  16. Figurati Egidio! mica ci formalizziamo per così poco! 😉
    Di buone marche ce ne sono diverse, anche se ormai i produttori sono pochissimi.
    Ma come avrai capito da questo articolo, è più importante che tu scelga il “tipo” di macchina migliore per il tuo caso.
    Trattandosi di un'attività e non di un hobby sono molti i fattori di cui dovrai tenere conto.
    Sai parlare l'inglese? Io ho trovato molto utile un e-book dal titolo “The profitable knitting machine”. http://books.google.it/books/about/Profitable_Machine_Knitting.html?id=l0kqAAAACAAJ&redir_esc=y
    Vengono illustrate le varie possibilità professionali che offre una macchina da maglieria: se darti alla produzione in serire, produzione “a tema”, insegnamento, scrittura di schemi, knitting design….e così via.
    Così potresti scegliere con più serenità il TIPO di macchina adatto al tuo futuro lavoro! In bocca al lupo. P.
    P.S.: in effetti, puoi accedere al gruppo dei Magliuomini solo se hai un account su FB…..noi ti aspettiamo comunque!

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  17. Ciao Larizzy! e scusami per il ritardo nel rispondere..
    Do anche a te lo stesso consiglio che ho scritto ad altri: richiedere l'iscrizione al gruppo FB: OR – SOLO MAGLIA A MACCHINA
    https://www.facebook.com/groups/58944745950/

    L'amministratrice è Ortenzia Renza, forse la più “anziana” pioniera italiana dei tutorial sul web.
    Lei dovrebbe saperti dire anche chi, nella tua zona, è in grado di fare una buona revisione (riparazione???) alla tua Singer.

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  18. Ciao Giustina.
    Scusa se ti rispondo solo adesso ma non m'ero accorto del tuo commento 🙂
    Come ho scritto già qua sopra, ti consiglio di richiedere l'iscrizione al gruppo FB: OR – SOLO MAGLIA A MACCHINA:
    https://www.facebook.com/groups/58944745950/
    L'amministratrice è Ortenzia Renza, forse la più “anziana” pioniera italiana dei tutorial sul web.

    Moltissimi i suoi video che puoi trovare sul suo canale youtube CREAZIONI OR:
    http://www.youtube.com/user/creazionior?feature=results_main

    Generosissima di consigli sull'omonimo sito:
    http://www.creazioni-or.it/

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  19. Buongiorno a tutte/tutti. Se lo sapete già, mi scuso (ma a quel punto vi prego di farmi sapere come le usate) ma vorrei segnalarvi un incrocio fra macchine per maglieria e… hacker!

    C'è chi ne sta costruendo di nuove e chi ha “resuscitato” quelle anni 80 scrivendo programmi apposta, gratuiti, con cui controllarle e farci anche disegni creati nel computer. Ho riassunto qui in italiano quello che ho trovato sull'argomento http://stop.zona-m.net/it/2012/11/ritirate-fuori-quelle-macchine-da-maglieria-arrivano-gli-hacker/

    Un saluto,
    Marco F.

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  20. ciao, ho ereditato una gritzner ka 2500 doppia frontura. a guardarla è molto simile a quella in foto, ma tra tutti i pezzi che vedo noto che la parte inferiore del carrello quella in metallo non è a forma di “farfalla”, è un pezzo che manca secondo voi? vorrei cimentarmi, ma prima mi vorrei assicurare che sia funzionante, come faccio?

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  21. Ho ereditato una macchina per maglieria “Singer Magliabella” (doppia frontura) e piano piano sto imparando a capire come funziona. Sono però riuscita a fare solo brevi campioni di punto a coste 1/1, maglia rasata, punto perlato, ecc. Solo campioni però, perchè non so nulla di come realizzare un prodotto finito. Vorrei provare a cimentarmi in sciarpe o copertine, per poi forse arrivare a fare qualcosa di più. Non so da dove cominciare. Mi puoi aiutare?

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  22. 😀 Io ho una Lady D in effetti !!!
    Ma se vuoi conoscere molte altre persone che usano la macchina (questo è un blog, a te occorre un forum od un gruppo) ed altri suggerimenti sull'uso delle macchine da maglieria in generale ti consiglio di richiedere l'iscrizione al gruppo FB: OR – SOLO MAGLIA A MACCHINA:
    https://www.facebook.com/groups/58944745950/
    L'amministratrice è Ortenzia Renza, forse la più “anziana” pioniera italiana dei tutorial sul web.

    Moltissimi i suoi video che puoi trovare sul suo canale youtube CREAZIONI OR:
    http://www.youtube.com/user/creazionior?feature=results_main

    Generosissima di consigli sull'omonimo sito:
    http://www.creazioni-or.it/

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  23. Tienila stretta la tua Brother!
    Nel frattempo, per usare la Big Phil che come dice il nome è adatta alla a lavorare filati grossi, ti consiglio un libro piuttosto vecchiotto di SUSAN GUAGLIUMI: HAND MANIPULATED STITCHES.
    E' una pubblicazione che risale agli anni '80, ma tutt'oggi molto valida se si vogliono imparare tecniche manuali sulle macchine senza schede e non elettroniche.
    Questo ti permetterà di ottenere una quantità di punti, bordi, etc…
    Il libro, in lingua inglese, è stato scritto per macchine giapponesi (tipo Brother), ma le tecniche descritte possono essere utilizzate sulla maggior parte delle macchine base proprio perchè si richiede l'intervento manuale.
    Qui trovi il suo sito dove, oltre ai riferimenti delle sue pubblicazioni, troverai anche qualche spiegazione da scaricare gratuitamente nella sezione “publications/freedownloads”

    Il sito: http://www.guagliumi.com/

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  24. Grazie!
    E' vero che molti produttori, causa diffusione di maglieria a poco prezzo (e scarsa qualità) nonchè alla continua diminuzione dell'artigianato tessile, non producono più o, come nel caso della Defendi Brother, sono scomparsi dal mercato.
    Tuttavia resistono marchi come Empisal (erede del marchio Knitknig, diffusissimo sino agli anni '60/'70), Phildar, Passap.

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  25. Io ho una Brother Km2000 con II frontura,l'ho usata poco (ma voglio riprenderla) proprio perché è molto più complesso che lavorare a mano e per me la maglia è sopratutto un relax
    Adesso ho preso una Phildar Big Phil,in plastica monofrontura sembra molto più semplice da usare,il limite è,ovviamente,che potrò fare solo maglia rasata.Avete qualche suggerimento”creativo”?
    grazie

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  26. grazie delle ottime informazioni, lavoro su una Brother Bulky Eight da anni, e finalmente ora scopro che è una finezza 3 – distanza aghi 8 mm!

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  27. Ciao Paolo mi è stato molto di aiuto i tuoi consigli perche sto per comprare una macchina ma ATTENDO CON ANSIA IL RESTO (puntate ) cosi sono sicura quello che compro ……

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  28. Ciao Marcella. Mi spiace, ma devi pazientare ancora un pò…parlare delle macchine da maglieria con accuratezza e senza dire siocchezze richiede un pò di tempo, ed ora sono troppo impegnato con il knit-cafè on web ed altri lavori. Ma stà sicura che non mi sono dimenticato! Un abbraccio a presto

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  29. grazie potra essermi utile io avevo comprato 1 broter di seconda mano hai mercatini x euro 70 ma nn lo potuta utilizzare la ho regalata x pezzi di ricambio pecccato trovero altre occasioni

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