Quando Dragonfly mi ha offerto di mandarmi qualche campioncino di lana, ho subito accettato.
Non è passato nemmeno un secondo da quando ho finito di leggere il messaggio che ho risposto: “piucchevolentieri”! Tutto d’un fiato.
Intanto ecco le foto dei campioncini arrivati e farvi un’idea…
Tanti bellissimi filati, di fibre semplici ma pregiate (pura lana, cotone…insomma fibre NATURALI!! Il sintetico non “prenderebbe” le tinture naturali) in una miriade di sfumature di colore.
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Curcum |
Credetemi, se come me non l’avete mai lavorata prima d’ora, non potete comprendere quando sia emozionante avere fra le dita colori così splendidi e chiedersi continuamente “..ma davvero la curcuma tinge così?”
….oppure stupito come un bambino: “ma guarda com’è l’azzurro dell’indaco”…
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Indaco e Reseda |
e ancora: “e questo qua? sarà cocciniglia? barbabietola rossa? rosa?…boh?…
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Cavolo cappuccio rosso e Legno del Brasile |
Insomma, roba che uno “normale”, che non abbia la ormai nota LqA – Sindrome della Lanista Quasi Anonima, non la capisce proprio…
Tutti questi “ingredienti” hanno richiamato nella mia mente immagini di tante ricette, invece che punti maglia!
E allora ho pensato che fosse venuto il momento del dessert!
Ho fatto un giro sul web ed ho tratto ispirazione per il mio primo Pastitchino. Prego Signore e Signori, il caffè è servito in giardino……….
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Pastitchino |
(presto scaricabile dal mio store su Ravelry)
“Un’altro Pastitichino, Signora? ma…scusi,…sento che suonano alla porta. Torno subito per raccontarLe il resto della storia….”
A presto. P.
Vero Eli? La scelta dei filati è molto valida: tutti di ottima qualità. Ed è vero anche che il lavoro viene più uniforme. Il trattamento che subisce per essere tinto, lo rende tutto uguale ed omogeneo!
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Grazie del commento Sonia. Bel blog e bei lavori! iscritto!
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Arriverà quel giorno. Sono sicuro. Grazie a te Somi e buona giornata
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Io invece la lana di Cristiana la lavoro e sto facendo un maglioncino per mia nipote, neanche da paragonare alle lane che si trovano in commercio, è di una morbidezza fantastica e il lavoro viene più uniforme. Ciao Eli
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Ciao
che bel complimento per Cristina e suo figlio. Anchio conosco Cristina tramide Raverly….
Tingere la lana con dei colori della natura e una cosa bellissima, ne so, di che cosa parlo
sono tanti anni, che io tingo tra l'altro, anche con dei colori della natura…
se volete vedere, vi invito, a visitare il mio blog http://strickstube.blogspot.it/search/label/F%C3%A4rben%20mit%20Naturfarbstoffen
e scritto in tedesco, ma per vedere delle foto, non serve parlare il tedesco:-)
carissimi saluti
Hilde
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Oh Paolo, scusa, vedo solo ora il tuo commento. Non credo potrò muovermi per workshop e simili sino all'autunno. Sigh, sob e altri sospiri 😦 Per i filati di Cristiana e di suo figlio, è stato un Ravelry-incontro che mi ha toccato sin dal primo istante. Sono molto, ma molto critica con la tintura naturale a mano. Non perchè non mi piaccia, ma perchè pochi la sanno fare a regola d'arte. Ebbene, Cristiana e Stefano sono a livelli di eccellenza. Ricercano, sperimentano, perseguono la singola sfumatura e padroneggiano perfettamente la materia. Ti abbraccio anche io e, ancora una volta, grazie per la tua amicizia. A presto 🙂
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Quindi conosci anche tu Cristiana, suo figlio ed il loro “antro” delle magie? questo mi conferma la buongustaia che sei, per rimanere sull'argomento del post !!!
Mi hanno detto che verranno da queste parti a maggio, per una fiera.
Conto di incontrarli lì. Magari sarai con noi?
Un abbraccio cara Somi e a presto
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Le tinte di Drangonfly sono un capitolo a parte della tintura naturale. Arte, passione, una gamma della quale non ti sazieresti mai.
E' vero, ti basta guardare i suoi colori e subito in mente sgorgano da soli progetti e idee!!
E il suo indaco, il suo indaco… 🙂
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